L’IMPERATRICE DEI BALCANI Perchè, dimmi, perchè l’ortodossia, E del Lazio la scritta, esser la tomba Dovrebbero di noi che siam fratelli? Perchè i Bulgari, i Russi, e più vicini, E a noi più cari esser mai denno? I preti, D’ambe parti son neri, ma pur tali, Mi possono vietar ch’ami il fratello? Deh, non vogliam per la credenza il seme, L’empio seme gettar della discordia. Tutto che tocca rende amor soave! Amiam dunque il fratello, e a lui la destra Fraternamente, o Stanko mio, si stringa, (gli dà una terza scrittura). Questo ci vien da Smederèvo. Ferve Tra il popolo di Giorgio un gran tumulto Per Irene. Per lei da quella terra E la giustizia di presente in bando. STANKO Malvagia Greca! (infilza la carta). GIORGIO E quel Signor potria Cercar rifugio qui tra noi. STANKO Ben venga, Facil quindi sarà____ GIORGIO Non tanto. Il Turco, — jo —