L’IMPERATRICE DEI BALCANI IBRAIM-AGÀ M’inchino Umilemente, e della veste il lembo Bacio aUfigliuol d’Ivano-beg, il grande Imperadore eroe. STANKO Salute al magno Sir di Stambullo ed all’imper che tanta Di fieri draghi compagnia produce ; A te pure salute, (si dànno la mano) E questa, dimmi, La prima volta, Agà, che l’alte rupi Montenegrine a visitar tu vieni? (siedono). AGÀ Prence, la prima, e di giovar confido Al mio nobil Sovrano, e al tuo gran padre. STANKO In tranquilla amistà sono i due stati. AGÀ E ver ; ma pure c’è qualcun che brama Insanguinarli. STANKO E chi ? AGÀ Prence, lo sai. Ove mirate di presente e un cieco — ÓO —