ATTO II Ora teCO l’adduci. (Ivo ed il servo escono. Stanko entra nella tenda. Si presenta Uglescia che apparecchia la mensa). UGLESCIA Apparecchiata, Prence, è la mensa. STANKO (siede a tavola) In fede mia migliore Pane e cacio non ce n’è in riva al Nilo; Nè v’ha più dolce vin, nè più di queste Frutta squisite, nè destrier più ardenti, Nè sì prestanti eroi, nè tante care Belle vergini e donne in tutto il vasto Tessalo suolo là ’ve Giorgio impera.... UGLESCIA Ecco il guslaro. STANKO Che si avanzi. IL GUSLARO (accorda la gusla) Venia Donami, o prence, se ti assordo. STANKO Canta, Che all’anima mi vien soave il canto Al dolce suono della serba gusla. GUSLARO Nel nome del Signore, e alla salute — 95 —