ATTO I Se il dominio del mondo a me si offrisse, Ma divider con te non ne potessi, Cara, l’impero, per Iddio ti giuro, Che mi udresti gridar noi voglio. DANIZZA Io t’amo. STANKO Son versi che per te scrissi jer sera. Leggili allor che sarai sola. Ahi ! dirti Dell’ardente cor mio tutto non ponno L’affetto no, che per te nutro. E grande Più che appare quaggiù qualsiasi umana Magnificenza. DANIZZA Quando gli è destino Che tu parta, va pur, che Iddio ti guidi. Al tuo ritorno (in ogni tempo avvenga) Me pure troverai, come ritrova Il nuovo sol sugli olezzanti fiori L’alba serena. (Entra Giorgio). GIORGIO T’accompagni, e godo Nel vederti, o fratello, all’ornamento Che più d’ogni altro questa corte abbella.... E la diletta mia vive lontana. Ma se concede Iddio che alla paterna Casa ritorni, a me condurla, io voglio - 73 -