ATTO I IVANO Dai Magiari ti salvi e dai Tedeschi L’Onnipotente Iddio ! Cambia la volpe Il pelo sì, ma non l’antico vezzo. Isolati pugnamo ; egli è decreto Di morire a ciascuno, e non c’è, Stanko, No, libertà senza malori. STANKO Il forte Castriotta seguir pensa il tuo esempio, E a liberarsi ogni sua possa adopra Dall’Osmana potenza. IVANO Ed io la mano Volentieri gli porgo, e a lui ti mando Nel tuo senno fidando, e nella speme Che tu giovar possa nell’uopo all’alta Causa albanese e a quel Signor. Con cura Anzi tutto raffrena il giovanile Spirto irrequeto, e fa che non t’illuda Facilmente il tuo stato. Abbenchè prence, Lecito tutto non ti far, ma sempre In guisa agisci che ciascun, mio Stanko, Debba ognora lodarti. Obbligo è sacro Del principe, ch’ei pur degli altri al pari Nasce mortale, d’onorar sincero I diritti dell’uomo e rispettarli; — 57 —