L’IMPERATRICE DEI BALCANI DANIZZA Che mai? STANKO Che adora La tua bellezza. DANIZZA A tutti il prence è noto, E gettare ei non è certo capace Avventata parola a pregiudizio D’un’onesta donzella. Un gentiluomo Pari a Giorgio saprìa con fermo senno Esser bugiardo? Ah! no, .Stanko, noi credo, Chè l’alta nobiltà montenegrina E in ciò severa. STANKO Gode, a quanto ascolto, La tua stima, o Danizza, il prence Giorgio. DANIZZA Quella dovuta a nobiluom, che chiude Cuore in petto d’eroe ; perciò, ripeto, Incapace lo credo a fare oltraggio All’onor d’una donna, all’onor mio. STANKO Egli ti adora. — 43 —