L’IMPERATRICE DEI BALCANI Fertile Epiro in buon momento movi, E all’esercito tuo scudo sia sempre La mano del Signor. Dagli infedeli Il nostro caro d’Albania fratello È fortemente molestato, e chiede A noi pronto soccorso. O Stanko mio, Senza tardar movi le schiere e vola, A soccorrerlo vola; ov’ei perisse, Immantinenti è a noi schiusa la fossa. Già di Croja attendato appo le mura In tutto punto di battaglia è il Turco. STANKO E l’esercito tuo compor di quanti Pensi guerrieri? IVANO Di tre mila armati. STANKO A me due mila già sarìan bastanti Cavalieri possenti. O padre mio, A me li affida, e in breve udrai, sta certo, Nuove cose di me. » IVANO Pur nell’impresa Andar cauti convien. Più che alla tua Fama, figliuolo mio, pensa a coloro Che ti confido; d’ajutar la santa — s* —