AL LETTORE quello un manipolo di turchi smarriti pel campo di battaglia, e riconosciuto nel ferito il proprio pascià, lo portano seco. Prima di partire Stanko invita ancora una volta Danizza a seguirlo nella vicina Scutari. Danizza, che non ha mai cessato di amarlo, risponde di sì: soltanto ella prenderà un’altra via — quella nella Moracia, che, rinversandosi nella Bojana, scorre sotto la bianca città di Scutari. E d’un balzo si getta nel fiume. Qui il dramma finisce, l’ultima scena non avendo altro scopo che di stabilire la totale vittoria delle armi montenegrine, e di annunciare la morte di Danizza. 11 Dramma come l'Egmont di Wolfango Goethe, potrà difettare in molti luoghi di vera elaborazione drammatica ; gli si potrà forse muovere il rimprovero di rasentare talvolta i confini del melodramma ; ma come fedele rievocazione di un’epoca remota e come forte studio di caratteri, esso al pari del dramma goethiano succitato resta un’opera rimarchevole. L’austero tipo di Danizza è un degno pendant di Clara, la nobile sposa d’Egmont; essa ci apparisce come la perla, come il gioiello dell’opera. Questo difetto di concepire il dramma più come un poema, che come un poema drammatico, lo ebbero comune, del resto tutti i grandi poeti lirici, da Byron e Goethe a Heine e Victor Hugo. I loro personaggi, che d’ordinario parlano così bene, entrano volentieri ne’ particolari su quanto hanno a dire — ma dimenticano spesso di agire. Dai loro discorsi noi veniamo informati di tutto ciò che accade, ma non vediamo sempre i fatti svolgersi drammaticamente sotto i nostri occhi. La Czarina de' Balcani ottenne al suo apparire un successo clamoroso in tutti i paesi abitati dagli Slavi meridionali. Ed era ben naturale. Il dramma ha per teatro d’azione l’antica capitale della Zeta, dov’ebbero culla i re serbi della stirpe de’ Nemanja, e dove trovansi le rovine di Dioclea, la patria dell’imperatore Diocleziano.