In parte il tentativo era già stato fatto: Pietro II nel Serio della Montagna in monologhi, soliloqui e dialoghi, s’era accinto a descrivere e illuminare la storia e l’eroismo dei suoi connazionali, facendo convergere il pensiero sulla drammatica narrazione di quella che fu chiamata la Notte di S. Bartolomeo montenegrina : la natura però di quell’opera è lirica e per la sua varietà di motivi ora filosofici, ora epici, ora umoristici stizzisce i critici smaniosi di classificazioni precise e concrete. Nicolò I — il padre della principessa Elena — continua la tradizione poetica come patrimonio ideale dei dominatori del Montenegro ; egli volle dare al suo popolo un dramma vero, nella struttura e nella sintesi tipica e compose VImperatrice dei Balcani, che fu rappresentata nel gennaio del 1885 a Podgorizza: è in tre atti e in versi. In una alta e superiore visione la storia in immagine visiva ed eroica si fonde in stretta armonia col sentimento, colla favola e colle venture di guerra e di amore. Il Principe è anche poeta lirico molto stimato: il suo canto Al mare ha tutte le istintive spontaneità ed è scaturito dalla pura