ATTO II Io fedele alla patria ed alla Croce, Tu traditore. STANKO A casa mia ben nuovo Suona tal nome, (si strappa dai servi) A te, (lo ferisce) questa mercede Al tuo detto risponde (Il seguito di Deano vuol inveire contro Stanko. Peruno li fa stare indietro). STANKO (grida) Indietro, bestie. PERUNO Uomini, indietro. Al genitore Ivano Giudicarlo si addice. TUTTI E traditore Ed assassino. DEANO (debolmente) D’un bel dono, in vero, Da un nobile de’ Negri or fui donato Di latino foss’egli, o turco acciaro Consolato sarei, chè a me di gloria Fora.... e d’onOr.... Non reggo, ohimè!.... Bruttato Una illustre.... progenie.... ha questo sangue.... (più forte) Conte Peruno, se il destin ti arrida, - i*3 -