L’IMPERATRICE DEI BALCANI Dessa, credi, guastar tutto saprìa. Ma ciò non monta; libero ei ritorni All’aer dolce del terren natio, Ed io possa goder del suo sembiante. MARTA Perchè nemica all’amor tuo ti pensi La principessa? DANIZZA Marta mia, lo chiedi? Perchè sposa non vuole ad un de’ Negri, Che da Balscia discende ed ha parenti I Gliubicci, gli Ercèghi, e il più bel fiore Della vantata nobiltà, la figlia Dar del conte Perun, d’un gentiluomo Di piccolo casato, e per ciò nullo A paragon del suo. MARTA Colga mal fine L’ambiziosa, e voglia Iddio ben presto Troncare il corso de’ suoi di. DANIZZA Non dirlo, No, mia Marta, noi dir; le accordi Iddio Lunghi giorni di vita, e lieta ancora II suo Stanko riveda, e non si dia Quindi punto pensier dell’odio mio.