L’IMPERATRICE DEI BALCANI SCENA III (Stanko esce dalla parte donde si vede Danizza, che non lo vede. Egli le si avvicina senza che essa se ne accorga). DANfZZA (canta) D’Adrianopoli chiuso entro le mura D’una prigione oscura, Or langue divorato Da fame e sete, ahi miserando stato! Un cavaliero, e pari a lui non c’era Prestante eroe nella Montagna nera. Langue, e il meschin si macera Sempre d’inutil ira, Chè della patria ai floridi Campi tornar sospira : Ber de’ suoi colli l’aere Che vita ad altri or dà, Mirar del sole al fulgido Raggio la sua città. Della sua Zeta il popolo Guerriero, e forse brama — IOO —