24 RICOGNIZIONE DELL’ALTRA SPONDA a vent’anni, automaticamente, scelgono di prestare il servizio militare in Austria anzi che in Italia.... La metamorfosi è compiuta. Questi pugliesi, in grazia delle prerogative naturali della razza, avrebbero intelligenza e temperamento molto più vivaci che non gli Slavi ed emergono facilmente in ogni cosa nella quale si vogliano provare. Molti di essi, oltre il mestiere che assicura loro il guadagno giornaliero, esercitano anche l’arte di sonatori di strumenti a fiato, e come tali sono ricercatissimi per le bande musicali slave. A Ragusa, di queste bande, ce ne sono tre, una per ciascun partito — croata del diritto, croata liberale e serba —; e tutte e tre sono formate quasi interamente di sonatori regnicoli. Non occorre dire che quando una dimostrazione scende in piazza, la banda marcia in testa al corteo, così che i musicanti pugliesi sono i primi, in ordine di tempo e di merito, a venire alle prese con gli avversari — cioè, molto spesso, col partito italiano. Fortunatamente le condizioni della nostra nazionalità, sino a qualche anno fa addirittura pessime, sono un po’ migliorate da quando il nostro Governo si è deciso a trasformare l’agenzia consolare di Ragusa in un vice-consolato di carriera; e più sensibilmente miglioreranno, allorché la scuola, che la provvida « Lega Nazionale » sta finalmente per aprire anche qui, avrà cominciato a dare i primi frutti. Chè ormai in Ragusa, come già ho accennato, restavano troppo poche tracce d’italianità, oltre gli antichi monumenti. Perfino il caratteristico dialetto, copiosamente misto di serbo e d’italiano, elaboratosi coi secoli, attraverso le invasioni e i contatti commerciali, da un antico volgare neo-latino, è andato restringendosi a un numero relativamente limitato di