1635 ele per vie incommode portant! qualcbe foe-eerfo ne! MiUnefe. nen rlufet -to loto il di-fegno eli vr-»»’ addojfo ni fichan r rii porta-' lofi ai inve-ftir gl’Ini-miei. fen^a troppo combar-riment». riman Padrone della Valle . 554 DELL' HISTORIA VENETA armi al Rohan, che applicava alla fabrica cTun Forre a Ti. rano, dove l’havevano altre volte t Venetiani, & i Francefi piantato. Onde , comprendendo gli Alemanni , quanto riufci. rebbe difficile pel camino più dirittofpingere nel Milanefei divifati Toccorfi, deliberarono pe 1 Ponte di Rapfvil, e pc‘l Paefe de’Cantoni Cattolici fpedirvi alcuni foldati, Il grotto che aTcendeva a Tei mila Fanti, & ottocento Cavalli, allog! giando nella Valle di Frael, meditava di dar Topra il Cam-po del Rohan, che il diminuiva per difagi, e per Tughe. Ma il Duca , preTo dalla neceiTità , e dal pericolo ardire, e con-figlio, Te bene di gran lunga inTeriore di forze , s affacciò Topra certe Colline d’improvifo agli Alemanni ; e minacciati, do il Signor di Cani ili d'aifalirli da iìto eminente alle {palle , entrò in loro fi grande Tpavento , che con diTordine fi ritirarono Totto il calore d’ un Forte , non molto lontano . Il Serbellone, che non Tapeva ciò, che dall’altra parte accadere , penetrò fino a Morbegno con Tette mila huomini a piedi, Tette compagnie di Cavalli, e cinque Cannoni , trincerandoti tra alcuni recinti di mura, che Tono in quel contorno frequenti. Ma poco tardò, che il Rohan , laTciato il Signor della Lande r verfo Bormio foprarrivò, fe bene con la gente, da tanti viaggi sì {{anca, che molto azzardofo riufci-va 1’ efporla a battaglia . Non volendo dar tempo a’ nemici di riconofcer la debolezza de’ fuoi, nè a5 fuoi d’ efaminare la forza de gl’inimici, ii fpinfe coraggiofamente all’aifalto. Nel principio la gente Francefe a Cavallo vacillava , anzi piegava alla fuga ,* quando il Duca , rimproverati alcuni , e ri-raeili gli altri, le fi pofe alla teila, urtando con tanto furore , che le militie del Serbellone dopo breve contrailo abbandonarono il campo . De’morti Spagnuoli 1 numero- non eccedè fettecento , nè molti furono i prigioni ; perche la maggior parte procurò di buon' hora falvarfr . Tra quelli però fù ritrovato il Conte di Valenza con altri Offitiali , e tra quelli 1 Conte di San Seconda, che alla Cavalleria comandava . De’ feriti 1 principale fù il Serbellone, Uiciti gli Spagnuoli , anco gli Alemanni, non iilimandofi a bailanza ficu-ri nella Valle di Frael, s’allontanarono , lafciando al Rohan la gloria, & il quieto poifeiTo della Valtellina nel rimanente del Ver-