76 SOMMARIO. NO# emendo fi potuto con trattato alcuno indurre t animo dell Arciduca Ferdinando a punire ì infoiente degli Uf cocchi, fi acce/e finalmente la guerra tra lui e i V?M%iani, che fcambìevolmente fi danneggiarono d confini dell’ Iflria e del Friuli. Dalla corte di Spagna non ebbe approvatone il trattato d AJìi ; e il Toledo , appena giunto al governo di Milano, s applicò a nuovi ap-pr e fi amenti di guerra. Giovanni Bembo è creato Doge di Venezia dopo la morte del Memo. Benché la pias^a di Gradì-fca nel Friuli, affediata da' Vene^i^ni, foffe vicina a non poter più refifiere alle batterie ed agli affalti, effi non oflante ne allargaron i affé dio a ìftan\a de Principi , che fi offerivano mediatori di pace con l Arciduca. TSLiun trattato però allora ebbe effetto. Il Duca di Savoja , fcoperte le infidiofe trame degli Spagnuoli, ricorfe agli ajuti della Repubblica di Venezia, che dagli Spagnuoli temendo effa pure, rifolfe di concederglieli j e \e bene non fiftefe trattato alcuno, non mancò mai di fomminijirarli. Si ripigliarono le oftilita nel Friuli tra gli Auflrìaci e i Veneziani, i quali fopra degli altri riportarono non leggieri vantaggi, ritardati però in brieve dalla morte del lor Generale Pompeo Giuftinianì, Genovefe. TSLella Dalmata parimente il Generale Hane prefe, e demolì Scrifa, e data a tutti gli altri abitanti la liberta, fece tagliare il capo d foli XJfcocchi, che ivi fi ritrovavano. Carlo di Savoja , fcoperte le infidiofe macchine degli Spagnuoli ¡per le quali correva r/fchio di gran rovine, fi avanza con k fUÓ genti a danni del Monferrato. Gli Spzgnuoli travagliarono intanto il fuo Piemonte. Spiacevano alla Repubblica di Vinedia i danni del Monferrato , onde sinterefsò, ma fen%a frutto, per riconciliare infime i Duchi dì Savoja, e di Mantova.