Salona. Le rovine di Salona.... Ecco un bellissimo motivo per un sonoro « pezzo » patriottico-letterario. Come resistere alla tentazione di proclamare ancora una volta nostra la Dalmazia sol perchè qui, fra le scure pendici del Mossor e il golfo delle Castella, splendette, bianca di illustri marmi, la metropoli della provincia dell'illirico, di cui fu primo proconsole Giulio Cesare, e Augusto vi dedusse la « Colonia Julia Martia Salona », e Marco Aurelio la cinse di più vaste mura, e Diocleziano forse vi nacque, certo vi risiedette, venerato e temuto, dopo la abdicazione? Ma disgraziatamente io non intendo l’importanza di questi richiami alla gloria passata, quando non li veda fondati su una forza presente ; nè ripeterò, anche se ciò sia contrario a una consuetudine divenuta ormai obbligo, che le rovine di Salona abbiano un alto valore educativo per i Dalmati in quanto ricordano il nome e la grandezza di Roma agli Italiani — non è vero ? — perchè amino la Madre, agli Slavi perchè ancora riveriscano l’antica Signora.... No, io non dirò queste sacre sciocchezze, nè altre consimili. Da quarantanni ci illudiamo di combattere la lotta nazionale in Istria e in Dalmazia, che è per noi, rispetto L. Fedkrzoni - L’ora della Dalmazia S