6o RICOGNIZIONE DELL’ALTRA SPONDA primaria, mentre per i pochi Slavi che abitano Zara il governo istituì compiacentemente sin dal 1894 anche il ginnasio e la scuola magistrale. Ma per Spalato la « Lega Nazionale» sopperisce generosamente alle scuole: gli Italiani vantano numerosi e fiorenti sodalizi economici, culturali, sportivi, artistici, e una banca locale ricca e attiva: il patriottismo dei cittadini e la forza della tradizione educano dirittamente le generazioni novelle. La forza della tradizione, sopra tutto. Questa popolazione, che per tutto il secolo XIII custodisce fieramente la propria autonomia di comune italiano sotto il pacifico governo di podestà chiamati di solito dalle Marche, nel secolo XV, dominata dall’oppressione di signori bosniaci e croati, si era, a giudicare dai cognomi, almeno superficialmente slavizzata, finché ribellatasi al voj-voda Hrvoje Vukcic e proclamata la propria definitiva appartenenza alla Repubblica di San Marco, non ebbe riacquistato totalmente il proprio carattere e il proprio linguaggio : Spalato crebbe e fiorì sotto le ali possenti del Leone, e divenne centro importante di scambi commerciali con le Indie e la Persia, e stabile residenza di molti armatori e mercanti veneziani. Anche adesso, la borghesia colta e facoltosa e buona parte dell’artigianato sono quasi esclusiva-mente italiani, conservano abitudini, costumanze, accento veneziani. Bisogna uscire la sera, su la Riva, sfavillante di luci gioconde, invasa dai tavolini dei caffè, mentre sul « listón » passeggiano in processione, a due, a tre, tenendosi a braccetto, le ragazze di buona famiglia, coi cappellini rimodernati e le camicette stirate di fresco, e dietro vanno le mamme pacifiche e vigili, e un po’ nella penombra, arricciandosi disperatamente i baffetti, occhieggia la gioventù galante della