l’inutile difesa 141 trattato, e con le previsioni arridenti dell’amicizia jugoslava, fondare un’azione di influenza culturale ed economica. Si comincia male a costruire quando si costruisce come in questo caso sul sospetto reciproco e sulla seminagione del dolore.... Vella - Che voi avete eccitato. .... che noi abbiamo previsto e cercato di impedire. Altro gravissimo difetto, che inficia il trattato, è la inconciliabile contraddizione, che si manifesta nelle parti che lo compongono. Nella prima parte esso risolve in base al criterio puramente strategico il problema della frontiera orientale terrestre. Nella seconda parte esso lascia insoluta la questione della nostra frontiera marittima. È stato osservato che manca nel trattato quella clausola di cui fu fatta grande pompa in altre antecedenti formule di compromesso, invano proposte o alla suprema potestà arbitrale del presidente Wilson o alla inesorabile tracotanza jugoslava di ieri. Manca dunque la formula della smilitarizzazione; e, come fu già molto competentemente osservato dall’onorevole Di Giorgio, nessuno si può dolere che essa manchi. Sia permesso soltanto un rilievo non privo di interesse: e cioè che è stato molto utile per il passato parlare della clausola della smilitarizzazione, perchè ciò doveva servire a piegare l’opinione pubblica italiana alla rinunzia delle posizioni territoriali. Oggi che le posizioni territoriali sono perdute, si riconosce essere perfettamente inutile parlare ancora di smilitarizzazione. Ma noi abbiamo ottenuto, niente meno, l’acquisto di Làgosta e di Pelagosa. Pelagosa, sperimentammo che valesse durante la guerra : meglio non parlarne neppure. Infatti non