144 LA RINUNZIA DI RAPALLO cui non può dirsi sia contestabile la ufficiosità, escono articoli, uno dei quali firmato dallo stesso Rizzo, con cui si mira a svalutare il contenuto della intervista Acton, e si contrappongono alle sue opinioni il pensiero e, diremo così, l’opera del ministro della marina. Giolitti, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell’interno - Constato che ho ricevuto Luigi Rizzo dopo che quell'articolo era stato pubblicato. Il che significa che Ella ne ha approvato il contenuto! Ammetto, per un momento, che Luigi Rizzo, e con lui il presidente del Consiglio e il ministro della marina, abbiano ragione; e che abbia torto l’ammiraglio Acton quando dice sulla pubblica stampa che a Rapallo è rimasto interamente, deplorevolmente insoluto il problema della difesa marittima nel medio e basso Adriatico. Ma l’ammiraglio Acton è ancora oggi il capo di stato maggiore della marina. Di fronte a lui il capo del Governo e il capo politico della marina non hanno dunque che opinioni private, le quali essi affidano appunto ai polemisti dei giornali? Io credo che, in presenza di una simile situazione che mi limiterò a qualificare equivoca, sia necessario avere una dichiarazione autentica e precisa, la quale significhi per parte del ministro competente l’assunzione netta e precisa di una responsabilità. Dica pertanto il ministro della marina se egli ritiene che la soluzione adottata a Rapallo corrisponda alle esigenze indeclinabili della nostra difesa territoriale, se cioè egli si sente di adottare senza riserve e restrizioni le opinioni che, in contrapposto a quelle del capo militare della marina di guerra, sono state manifestate sulla stampa ufficiosa. Oltre tutte queste che sono senza dubbio le passività