1^5 alia »donata d’aiuti tende/i finalmente la Pia^yt . Armi Col-legate ubbidite dalla Valtellina, profieguon» eon occupa-, t ione di Forti. tidutì da' Fentificii. t dagli Spagnoli . riunendofi i Grifoni fon P Hel-•veria, e la ■Francia. ton la quale pajfa in-dogliente il Pontefice. * con ejfa la Corona giù-flifica leji lei mojfe. $04 DELL’ HISTORIA VENETA dà, non apparendo foccorfo , a’ cinque di Giugno fi rendè a honorevoli patti. Durante, quel tempo moltiplici erano ila-ti i fucceflì della guerra in Italia, & i negotiati di Pace. La Valtellina allarmi della Lega obbediva, ma reftavano le due appendici di Bormio, e di Chiavena, alle quali nel principio dellanno sapplicarono i Collegati. A quello precorfe il Signor della Lande, e confeguitarono il Coure , & il Vaia-reffo , occupando il Forte di Chioppina abbandonato, e la Terra fteffa di Bormio. Ma nel Forte ridottoli Giovan Bat-tifta Cauti d’Afcoli, che pe’l Pontefice vi comandava , co-nofeendo per mancanza d’ acqua di non poter foftenerlo, s‘ arrendè dopo veduto il Cannone , e qualche tiro l'offerto . Ulcirono trecento quaranta foldati, e con giuramento di non portare per Io fpatio di Tei meli contra i Collegati le Armi, furono introdotti a preiìdio i Valefiani lotto lo fteffo Signor della Lande , c’haveva molto contribuito aH’Imprefa . In Chiavena gli Spagnuoli, ritirandoli nel Cartello con alcuni Tolda-ti del Pontefice , lafciarono al Signor d’ Harcourt in abbandono la Terra, con fperanza nell’ afprezza della ftagione, e de’ lìti di foftenerfi per qualche tempo ; ma , contra la loro attentione vedendo comparire due Cannoni, tralportati per la Montagna, detta Bernina, con immenfa fatica, fi renderono anch’ effi . Con la profperità dell’Armi progrediva di paffo pari ne’ Grifoni la facilità del negotio ; perche, convocati in Coira i Comuni, effendo difperli, ò atterriti i Fattio-narii degli Auftriaci, furono i trattati di Lindo, e di Milano aboliti, e l’antiche alleanze con la Francia, e coll’Helve-tia redintegrate al primo decoro. Il Pontefice, con ogni Audio procurando di fermar l’Armi, haveva inviato in Francia Bernardino Nari, Cavaliere, accioche inlìeme con Monfigno-re Spada, Nuntio ordinario, portaffe a quella Corte dell’in-valìone della Valtellina contra il rifpetto dovuto alle fue In-fegne efficaci doglianze, chiedeffe la reftitutione de’Forti, & in fine, non conofcendo facile confeguirla , aprilìè qualche ftrada al negotio. Con rammentare le cofe paffate, non mancava la Francia di giuftificare l’Armi, & inlìeme, per contraporre i vantaggi, che la Spagna , affine di cattivare l’animo del Pontefice, eshibiva a’di lui congiunti, proponeva il Ma»