12 RICOGNIZIONE DELL’ALTRA SPONDA. (Raccogli la corona imperiale di Stefano Nemania e riunisci sotto il dominio di essa le terre serbe, montenegrine e bulgare!). Anche quell’appello riecheggiava forse le tante apostrofi a un liberatore sperato e atteso, delle quali aveva offerto copiosi modelli la nostra lirica patriottica di tutti i tempi e che, da noi, erano diventate uno dei temi ricorrenti di un’enfasi a vuoto ; ma il divario stava e sta nel fatto che nei paesi jugoslavi, invece, quelle parole hanno fatto presa sugli animi. Cosi Giovanni Gondola, è divenuto, col nome di Ivan Gundulic, guida spirituale e profeta della « Narod ». * * * Qui, ad ogni modo, si è sviluppata l’idea jugoslava; qui ha trovato una certa consacrazione nel passato e una sufficiente dignità di espressione letteraria e logica. Se Zagabria può dirsi il vero centro vivo e attuale della moderna cultura balcanica, in quanto sopra tutto assimila e diffonde la produzione scientifica e tecnica tedesca, PErzegovina è ritenuta la Toscana della lingua così detta serbo-croata: tutti gli scrittori della « Narod » vengono perciò a risciacquare i loro panni nelle limpide acque dell’Ombla. Orbene, Ragusa è lo sbocco naturale dell’Erzegovina, come, fatte le dovute differenze, Fiume della Croazia e Rotterdam della Renania. L’Erzegovina grava su la città; e d’altra parte questa, per gelosia e antipatia verso Venezia, fu indotta ad appartarsi sempre più fra i suoi baluardi montagnosi e ad appoggiarsi al retroterra erzegovese. Ecco come Ragusa, pur così italiana di educazione, e vissuta spiritualmente di quanto vi è germinato dall’arte e dal