LA PACE ADRIATICA continuatori. Il 19 dicembre 1860 la Confederazione banale di Zagabria emanava un proclama ('dettato in italiano), in cui era detto: E anche voi, 0 fratelli e vicini di lingua italiana, che chiamate vostra patria la Dalmazia, non considerateci come nemici. Non tendiamo neppure da lontano a toccarvi la lingua, le abitudini, i diritti, le istituzioni. Per noi sono cosa sacra i nostri liberi diritti; cosa sacra devono esserci i vostri. Noi vi consideriamo come mediatori amorevoli fra la Nazione slava e la sapiente Italia, alla quale le croate e dalmate costiere sono di molti benefizi tenute. Molta buona semenza avete sparso fra noi, e ve ne siamo grati, perchè non è avvezzo lo slavo all' ingratitudine. Riconosciamo che, per quanta consolazione possa dare a noi l’adempiersi di tanta parte delle nostre speranze, il maggiore e più provvido frutto dell’intesa raggiunta da Mussolini e da Pavelic è l’aver fatto di questa trasformata posizione di rapporti etnici e spirituali nel settore adriatico uno dei capisaldi del rinnovamento politico, morale ed economico dell’Oriente europeo, che sarà solidamente attuato dalla vittoria.