y—- - — 73 — lista intelligente ed attivo, che mi disse stendendo la sua mano abbronzata versi i flutti del Mediterraneo: — Vedete: la tempesta regna nell’Egeo, le oude possono salire e divenire enormi. La natura è come gli uomini, sotto questo ardente clima, impulsiva e selvaggia. Ricordo al mio interlocutore le parole che mi ripeteva alPindomani della firma del trattato di Sèvres, il ministro degli affari esteri turco : « Un vento di follìa soffia sull’Europa ». — E cosa c’è di strano — mi risponde — che a questo vento di follìa risponda un altro vento di follìa che viene dal deserto e soffia sull’Egeo? Gli faccio da parte mia obbiezione che l’appoggio inglese è, senza dubbio, per gli Egiziani un elemento di forza e di ricchezza, e che, se è giusto aspirare all’indipendenza, si renderebbe al paeso un ben triste servizio il volerlo sopprimere addirittura. Ma guardando il ponte deìVEelouan vedo tra i passeggeri di terza classe, una folla di emigranti israeliti che vanno in Palestina alla ricerca di un ricovero e di un avvenire migliore, che finora non hanno conosciuto. Poco lontano di là, anche sul fronte greco-turco, la guerra si è scatenata. Triste pace, quella del 1921 ! Turchi e arabi oggi non sono uniti, checché so ne dica, ma sono fusi dallo stesso odio contro l’Inghilterra. Un vento di follìa viene dal deserto e soffia sull’Egeo. Ohi sa quali tempeste ci riserba ancora il misterioso cielo d’Oriente? Andiamo a vedere. (il Tempo 30 luglio 1921)