756 DELL' historia veneti i 643 ricuperato ; Cartel Leone con Piegajo occupato; Montalere pnfiamntt e * Molini di Perugia battuti. Ma prefto fi vide in piedi a/tr’Arma- nuovo Efercito di fette mila Fanti, e diciafette compagnie Strini Bar' di cavalli fotto il comando del Commendatore Nari, e di Tobia Pallavicino, per efeguire il difegno de’ Barberini d'affari veduti ^re. da più parti il Gran Duca, mentre ridotti i Venetiani, ; Venetiani & il Duca di Modona alla propria difefa, fi trovavano erti wdZaal con le forze più fciolte : e non havendo preftate il Gran Du-Ilifprcprh ca orecchie a’particolari Trattati, più volte propoftigli, per dividerlo dalla Lega , fperavano, ò di colpirlo coll’ Armi, ò col terrore indurlo all’accordo, e poi con tutte le forze ca» iivìfan» dere fopra i Venetiani. Da tre parti dovevano feguire in To-“"mrèrfò- fcana gli attacchi, a Pitigliano col nuovo Efercito del Perugi-nirènGran no ’ a Pìftoja per le Montagne con quello del Bolognefe, & ra in fine il Signor di Codrè Monpenfier, Generale della Romagna , verfo Città del Sole, e quella parte di Dominio * che oltre all’Appellino appartiene al Gran Duca, che, come efpofta, e debole, era anche malamente guardata . Nello ftef-aduntmpo fo tempo tramavano di fpinger nel Parmigiano il Conte di ^nviderè ^an Secondo, che pretende dalla Cafa Farnefe occupargli!! ti *parmi- diverfi luoghi, collo fpalleggio del colonnello Garnier, che giane. fopra le terre di Bozzolo , e nel Mantovano raccoglieva taci-t'imif tamente Soldati. Anche trecento cavalli, guadato il Panaro, dovevano per la pianura del Modonefe dal Cardinal’ Antonio a quella volta mandarfi, con molt’ apparenza, c’ Inverebbero inferiti danni, e fufeitata confufione nel paefe . Penetrato il difegno, il Duca di Modona defiderava , che fi 1 a-fciaife a’ predetti cavalli pattare il Fiume, e poi da ilei opportuni , colti in mezzo , fi tagliattero a pezzi. All’incontro quel- lo di Parma, che fi tratteneva al Bondeno con deboliilìme forze, ftimò meglio impiegare officìi efficaci a Milano, & a Mantova, accioche ( come gli riufeì ) alle leve del San Seri» l'tnjfdt a. condo , e del Garnier fotte impedito il progretto. Ma , contra 1^ntTdaip ^a Tofcana motto fi 1 Valanzè con quattro mila Fanti, e mil-Armi Pon- le Cavalli per la via della Poretta, andò fopra Piftoja così d’improvifo, che non potè il Gran Duca introdurvi rinforzo. Ad ogni modo la città, ancorché debole, rifolpinfe col co-tu>n ‘potuta raggio degli habitanti, e di qualche foldato la fcalata, che tentò [occorrer/i. jl