113 — Nel Palazzo dei Sultani a Ras-el Tine. (i) Alessandria d'Egitto Agosto 1921 Dopo aver passato lunghe settimane in Egitto ed aver tentato in tutti gli ambienti ed in tutte le classi sociali un inchiesta minuziosa e — per quanto mi è stato possibile — imparziale, mi sono ricordato che c’era, in fin dei conti, un Sultano ad Alessandria e ho pensato che, (benché questo Sovrano autocrate non sia altri se non un funzionario inglese stipendiato e revocabile) sarebbe utile domandare anche a lui un parere. Un Altezza che non sarà mai Maestà Sua Altezza Euad I risiede, in estate, nel palazzo di Ras-el Tine; e, mentre mi avvicinavo rapidamente al Palazzo, lungo la strada fiancheggiata di palme, ricapitolavo lo storia di questo strano Sovrano. Discendente di Mehemet Ali, perseguitato dai debiti e salvato dagli Inglesi che avevano fatto del trono del Sultano l’oggetto di un vergognoso mercato, questa Altezza, che non sarà mai Maestà (2), è in ultima analisi un bravo uomo. Si sa che egli ha compiuto otto anni di studi in Italia e che per lui Torino è una seconda patria. Anzi mi avevano assicurato che, malgrado la delicatezza della situazione e la falsità della sua (1) Vidi nell’Agonia di un Impero dello stesso autore: « Nel Palazzo dei Sultani a Dolma-Bakcè ». (2) I Sultani d’ Egitto hanno il titolo di Altezza (Sa Hautease) e ni>n quello di Man«,;'ì