1623 incontra il tliffenfo itti' Hil-vetia , invitata ad unirvi/i. •Savtja, perfervitio delle Leve «Jfegnateley chiede dattero alla República. che non glie le concede , obbligati al trincipal pefo dell’ Armi . Mansfelt, invitato da’Venetia-tii , e Francai’ad invader la Franca Contea. ne raccoglie anticipati ftipen-dii. mette in apprenfiont gli Spagnuo-li . che tentano ogni via, per irtteref. far'il Pontefice nella Protettione delia Valtellina . 272 DELL’ HISTORIA VENETA quali il trattato obligava. E non volendo ì Collegati far ap. pariré, che de fiderio di Tace, e di fola difefa, rimettevano ad altro trattato divifar de gli acquìfti , quando (sformati all cjfefe ) accadere di farne. Gli Svizzeri furono invitati ad entrar’ in queft’ alleanza ; ma , prevenuti in una particolare Dieta i Cattolici da gli offitii del Nuntio, e dell’ Amba-fciatore di Spagna, apportarono nella generale di tutto il corpo Helvetico tante difficultà , che , fe bene alcuni conofce-vano trattarfi di loro importante interelTe, ad ogni modo nelle folite dilationi lafciarono cadere il progetto. Non così tofto fù il trattato conchiufo, che il Duca Carlo, alla liberalità della República avvezzo, la ricercò con efficaciffime inftanze per mezzo del Marchefe di Lantz, efpeditogli per Ambafciator’ eftraordinario , di fomminiftrargli modo, per raccogliere, e per mantenere le militie che gl’ imponeva la Lega. Ma, ponderando i Venetiani eifer con uguale bilancia ripartito il carico a proportion delle forze; anzi nella vicinanza della Valtellina toccar loro il rifchio, & il pefo maggiore della guerra , & in oltre pe’l lungo confine con gli Auftriaci incombere obligatione di gelofa difeià ; non efau-dirono l’inftanze del Duca, che alle conquifte , e a’ comodi, più che a’ pericoli pareva chiamato . Quanto al Mansfelt, dalla Francia fù inviato in Olanda ( dove all’ hora il Conte fi ritrovava ) il Signor di Monterò, e dal Duca il Signor di Bos, fupplendo per la República Chriftoforo Suriano, che rifiedeva appreifo gli Stati, invitandolo a portar l’armi nella Franca Contea, creduto il più opportuno Paefe, per levare la comunicatione de’ foccorfi , trà l’Italia, e la Fiandra, e per avvicinarlo ancora alla Rhetia, come per efercito di riferva , quando qualche iìniftro accidente arrivaife. Gli esbor-farono a tal fine anco alcune mefate, moftrando i 1 Conre, che con tal* arte fuffifteva in credito , d’eifer pronto alle mof-fe, non fenza apprenfione de gli Spagnuoli, che alla Lega adherir poteifero altri Principi, da loro ingelofìti, ò irritati, & in particolare gl’ Italiani, più difguftati, ancorché più pallenti . Applicarono per ciò maggior premura a proteggere col Veffillo della Religione i loro intereiìi, ogni arte principalmente impiegando, per guadagnare il Pontefice, fotto il man*