— 128 — di cui solo il 10 per 100 di cristiani e 1’ 80 per 100 di mussulmani. Il resto è ebreo. Ma anche ammettendo la versione israelitica che spinge la proporzione degli ebrei ad un massimo di 12, o di 15 per cento (1) ohe cosa sarebbe questo coefficiente di fronte alla schiacciante maggioranza mussulmana ? La dichiarazione Balfour, l’espressione di home nazionale in Palestina e, sopratutto, la propaganda sionista in Europa hanno diffuso generalmente il pregiudizio che la Palestina sia diventata un centro prevalentemente ebreo. Errore grossolano contro il quale Mussa Kazim Pascià e i suoi adepti reagiscono oggi attivamente. A Gerusalemme e in qualche città del litorale gli ebrei rappresentano, è vero, una buona metà della Ifpopolaziooe e fors’ anche di più ; ma questi sono i risultati dell’immigrazione patrocinata dal-l’Inghilterra. L’Ebreo, al quale si dà un? caccia cosi spietata dovunque, salvo forse in certi paesi dell’ Europa Occidentale, ha, certo, diritto, indipendentemente da ogni falso umanitarismo, e per ragioni di pura e sana logica — di crearsi un focolare nazionale dove’ possa infine trovare rifugio e prosperità. Gli Arabi dal canto loro, hanno diritto di non rimanere soffocati in casa propria da una minoranza artificiosa che potrebbe fra breve divenire minacciosa : Ecco i due cardini del problema. Ed appunto in seguito alla loro incompatibilità il Comitato Sionista che aveva appositamente noleggiato un vapore del « Loyd Triestino » per il tra- (1) Questa cifra mi è stata Hata personalmonte dal gran Kabbino Jacob Mejr.