— 168 — Ma prima di dimostrarlo, accenniamo di volo al trattato franco-turco di Angora. L’aeeordo franco-turco. Dopo la bancarotta della politica anglo-francese che noi avevamo predetta e seguita giorno per giorno, la Francia è stata la prima a « retirer son épingle du jeu » mandando presso i nazionalisti turchi il dep. Franklin-Bouillon che ha steso con essi un accordo. (1) Perchè questa tardiva resipiscenza ? In apparenza ci si limita a regolare con essojlo sgombero della Cilicia da parte dei Francesi, ma implicitamente in seguito al tracciamento di una nuova frontiera tra Siria, Cilicia e Turchia e ad alcune clausole speciali riguardanti la questione delle minoranze, l’accordo finisce per implicare l’abolizione delle clausole finanziarie, economiche e militari del trattato di Sèvres. Tale accordo stabilisce una questione di principio, dal momento che uno dei firmatari di Sèvres ha rinnegato per primo il trattato. Infine in esso si ottengono e si concedono determinati privilegi di speciale natura ferroviaria. L’Inghilterra ha rilevata per prima la portata di questi fatti e una nota del Foreign Office ha fatto tosto osservare al Quai d’Orsay: 1) Che questa convenzione è una violazione al trattato di Londra del Novembre 1915 che vieta agli alleati ogni accordo separato. 2) che essa fa passare sul territorio turco una parte della frontiera di Bagdad contrariamente al primitivo accordo stipulato fra Briand e Bekir Samy a Londra stesso. 3) che essa concede ai kemalisti il diritto di (1) V. il tasto di questo accordo nell'Oriente Moderno 15 Nov, 1921.