LIBRO OTTAVO. 479 clic con nuovi emergenti, e con la novità d’ introdurre pre-fidii ingelofendofi gli Spagnuoli, poteife alterarli la pace. Si pervadevano in oltre, che il Duca, qualche fuffìdio cavando da’ fuoi Stati di Francia, potefle fupplire al prefenre bifo-gno, con che fperavano in fine, che, moderati da gli eventi 1 configli di Spagna, fofle l’Italia per godere lunga, e ficura tranquillità . Per quefto s’efeufavano dal predare al Duca nuove aflìftenze, promettendo però, fé infurgeflero altri dif-turbi, di concorrere con la vigilanza, e prontezza (olita de’ loro antichi inilituti, infieme con la Corona al follievo di lui, & alla comune libertà dell’Italia. Ma a quelle confideratio-ni niente cedendo i bifogni del Duca, nè rallentandoli l’in-itanze del Rèanzi inviato a Venetia il Marefcial Thoiras , Ambafciatore Straordinario, per dar pelo al negotio con la qualità di così famofo (oggetto, replicava con grande infiilen-za , che, havendo la Republica fino nell’eitreme calamità fov-renuto Carlo con pronta liberalità , volefle anco perfettionare il benefitio con dargli modo di godere le prefenti migliori Fortune. Il Senato per all’ hora deliberò (blamente di sbandare a’ Confini qualche Fanteria , accioche, asoldandola , po-teffe accomodariene il Duca ; ma in fine il Feria non di Tarmando , e penctratofi , che col mezzo del Commendatore Col-lorcdo invitale il Duca , rigittati i prefidii de’ Francefi , e de’ Vcnetiani, ad ammettere in Mantova quegli di Spagna, con offerte di grandiifime ricompenTe j e accaduta in Goito nel punto di reftituirfi allo fiato la morte del Principe maggiore , Tenza laTciar’ altra prole, che d’ un Fanciullo anco in laTce, c d’ una Bambina j i Vcnetiani determinarono, a preventione d’ogni moleilo accidente, inviare al Duca fotto 1 comando del Conte FranceTco Martinengo mille Fanti, e due Compagnie di Cavalli, con munitioni, & ogn’ altra occorrenza . Poi, accreTciute Tempre più le gelofie, v’ introduflero altri quattrocento Toldati, aifiilendo appreflo il Duca il Signor di Tava-nes per la Francia a dargli ombra, e decoro col patrocinio di quella Corona. Nè mal fondati cadevano i ToTpetti, perche il Feria, non effendogir riuTcito ridurre il Duca col negotio a Tuoi fini, tentava occultiifime trame , & haveva Tpinta a Mantova l’Infanta Margherita con preteilo di confolarc la Vc- do- 163 1 fi ajtien' Ella d' affi fier gli . cet f«plient t premure follecitata da Ltdévie* nella cambiata Ftr* tuta . mentre il Feria , ad efpttl/ìont degli