esigenze fossero considerevolissime e, su parecchi punti, in contraddizione colle aspirazioni dei popoli slavi, il cui sacrificio mi fa temere pericoli per l’avvenire. L’entrata in lizza dell’ Italia ha ai miei occhi un pregio inestimabile, solo se ha luogo subito, e non posso nascondervi che son rimasto male impressionato quando, avendo ottenuto quasi tutto quello che chiedeva, il Gabinetto di Roma ha dichiarato di voler aggiornare la sua entrata in azione che tuttavia esso stesso aveva fatto prevedere per la fine di aprile nuovo stile. Tuttavia dal momento che voi fate appello a me, invocando gli interessi dei paesi alleati, io non voglio oppormi alla firma del-T accordo con l’Italia e ho dato a questo proposito al mio governo i pieni poteri neces-sarii. Accettando così la formula proposta a Londra per quel che concerne la data del-F esecuzione dell’ accordo, voglio sperare che gli Alleati continueranno ad adoperarsi per indurre l’Italia ad accelerare il suo intervento. Conto inoltre che tutti gli altri impegni stipulati fra Alleati prima dell’ accessione dell’ Italia rimarranno immutabili.