sione degli Alleati al memorandum italiano. Il generale Joffre desidera, come S. A. Imperiale il Granduca Nicola Nicolaievic, che l’entrata in azione dell’Italia sia prossima quanto più è possibile. Ma il solo modo di affrettarla è di firmare immediatamente l’accordo. Finché non sarà firmato ci sarà da temere che il negoziato sia bruscamente compromesso da circostanze imprevedute. Una volta impegnata dalla firma dell’intesa l’Italia sarebbe invece obbligata a marciare, appena fosse materialmente in grado di farlo, e noi d’ altronde lavoriamo a deciderla. La dilazione che essa reclama potrebbe essere abbreviata, quando essa sarà effettivamente nostra alleata, ma noi abbiamo qui la certezza e la prova che essa non la reclama per sottrarsi, che essa deve prendere certe disposizioni preliminari, e che noi rischiamo, rifiutandole un po’ di tempo, di mantenerla nella sua neutralità. Meglio varrebbe ancora eh’ essa intervenisse tardivamente che mai. Vostra Maestà che ha una coscienza così alta e illuminata degli interessi dei suoi alleati non esiterà certo a scongiurare una rottura che potrebbe avere le più grandi conse-