I 6 ! 3 tuttecbt ¿¡fratti ¿a altre appli-talieni di Mart. Ufeoftbi infefli alla He pubi il a . degnilo. da cui traf-l«no P cri-¡ine. 3o DELL’ HISTORIA VENETA perche anche dalla parte del Mare il Dettino d’Italia ipaiv gcva malignamente velenoii Temi delle venture calamità. A intelligenza delle cofe da diri!, conviene pigliare il racconto da più alto principio. Pare y che molti Stati, forfè per contrapofto al fafto naturai degl’imperi^ iìano efercitati da qualche molefto inimico, che potendoti fugare più tolto, che vincere, provoca di continuo, & infetta. Tali alla Rcpublica di Venctia dovevano diri! gli Ufcocehi, che non potendoli cilirpare co’ fupplitij, nè domar con la forza, combattuti più volte, e frequentemente con la mannaja, e col laccio puniti, riforgevano femprc più temerartj, c importuni. Dove llftria col fuo chiude anco il confine d’Italia , truovafi il Golfo Flanatico r hoggidì detto il Quarnaro. Ivi per la frequenza d’Ifole, e fcogli, quafi fpczzandofi il continente, hà in quel feno il Mare più Bocche, e Canali con tanta incertezza di navigatonec di venti,- e con tali anfratti, che fé la natura l’hà rifervato come fepolcro a’ Naufragi], 1 havevano feelto i Ladri per nido alle prede. Sino alla Dalmata corre un’ afpriifnna coita di rupi, e di balze, tramezzata però da varie Populationi, come Fiume Buccari, Segna, e altri luoghi, appendici dell’ Ungheria , che ftavano fotto 1 Dominio, ò più torto fotto’1 governo di Ferdinando, Arciduca d’ Auftria , Cugino dell’ Imperatore Mathias. L’Ifole dirimpetto obbedifeono alla Republica . Quivi, habitando in Terra, infettavano il Mare gli Ufcoc-chi, gente , fé lì riguarda 1’ origine , non ignobile j. perche di trarla vantavano da certi valoroli huomini, che, occupate da' Turchi le vicine Provincie, imparenti di quel barbaro giogo, fi ridulfero a viver fìcuri, e liberi tra le montagne y ma eiTendo difficile nella povertà di fortuna confer-varc la Nobiltà originaria del fangue, andarono degenerando , e trafportati in più luoghi, furono in fine da Ferdinando Imperatore in Segna raccolti , accioche difendef-fero quella Frontiera da’ Turchi, picciola elfendo la Piazza , ma per lo lito fortiilìma . Quivi ritirandofi molti tri (ti, con qualche numero d’ cfuli, e fuggitivi dal Dominio de’ Venctiani, prcfto divenne un ricetto di malviventi, che convertirono in latrocini; la difciplina dell’Armi, & in vece