LIBRO SETTIMO. 413 derava difficile, che la potenza di Spagna , lolita ^ prevalere, volefle tollerare al prefente il roflore d’ haver ceduto alla fola voce dell armi. Rifletteva a’ fentimenti di Cefare , alle protese del Naifau, alla vicinanza dell’ Armate Alemanne. Diceva in line , non v’ eifere fperanza , che in Spagna fi ratificaf-fe l’accordo , ò s efeguilfe in Italia , che fotto il calore di quella forza medefima, con la quale era flato conchiufo . Ma, premendo al Rèdi debellare gli Ugonotti, contento dell’operato in Italia, ripaifate 1’ Alpi, in Linguadoca fi ricondufle . Reftò in Piemonte il'Richelieu con valide truppe j & in lui ri-fiedendo l’autorità , e la forza , tanto farebbe flato baltevole , le il favore , calamita troppo efficace, non 1’ havelfe poco appref-fo rapito, e feco tirate quafi tutte 1’ armi, lafciando a Sufa il Chrichì con fei mila Fanti, e cinquecento Cavalli, per culto-dia de’paffi, e quafi all’afcolta di ciò, che in Italia feguiife. La partenza del Cardinale fù veramente fuggerita, e dalla ge-lofia folita de’ favoriti, fempre imparenti di ilar lontani dal-l’occhio, e dalla confidenza del Principe, e dal defidcrio di terminare prello la guerra di Religione con la fua prefenza, lenza compartirne ad altri la Gloria. Haveano gli Ugonotti in un loro convento ilabilito di non far Pace, che unitamente col Rè d’Inghilterra . Ma da quello feparatamente conchiufo (come li dille) l’accordo, rollarono abbattuti d’animo , e derelitti di forze. Caricolli Lodovico immediate coll’ Armi, alfediando Privas, e fopragiunto il Cardinale, con le folite Arti guadagnò alcuni Cittadini , & uno de’ due Comandanti . Laltro , nel maneggiare la refa , fù trattenuto prigione, e nell’entrarvi guarnigione del Rè, il Prefidio tagliato, & incendiata la Piazza fotto varii, e cafuali pretelli. Da ciò fpaventati gli altri Ugonotti, e dal guallo di tutto il Pae-fe, altrettanto ne’ proprii danni confufi fi ritrovavano, quanto poco prima dimollravanii ne’ publici mali ollinati. MaUiel guadagnare il Duca di Rohan confilleva la maggiore vittoria 3 ite appunto la Moglie di lui , eh’ in Venetia fi ritrovava , fecretamente faceva faper’ al Senato , elfer tempo aggiunto , per iilabilire nel Regno la concordia civile. Onde , impiegandoli gli Ambafciatori della Republica , abbracciata dal Cardinale l’opportunità, trovò che il Duca, abbandonato i6ig t il %e, per rìctndur/t ’« Ungua-doca, npaf-fandt h Alpi- . feguitando- 10 poco dopo 11 Cardinale. punto dagli /limoli dtifatoti. oltre all’ anfia d’imporfine alla Guerra coirà gli Ugonotti , ajfrdian-dogli’n Privas . incendiato , con in-colparfene ì/C afo. non fen^a terrore de adoprando-fi'n tanto la I\epubli-ca per efpu-gnarela volontà di Hobon .