LIBRO. DECIMO. 547 fi [cordino l Ingiurie pretefe, nè cbe cada oblivione, ò moderatela negli animi avvedi all infolen^a, e all arbìtrio. Jl mìo J(è crederà d baver fatto affai , e /odi sfatto alla gloria, e a fe fleffo , mentre gli fervira quefia coll Italia per ultima pruova, s ella fappi a , e fe voglia jofferire, patìentemente la fervitii. Non cosi torto ufcirono dall’Audienza gli Am-baiciatori Franceii, che il Conte della Rocca con oppofìti fenfì difcorfe in tale fentenza . Tarlo ad un Principe, cbe per giufta caufa ha fempre efer citate l inimicìtìe> (y abbracciata la guerra. Tanto mi baß a per indurmi a credere, cbe, in Voi vìvendo gl in flit utì piìffmi de voßri genero fi Maggiori, fia fuperfltio , che v esborti a ciò, che di comune concerto vi per-fuade la prudenza matura , e la T^eligìofa confcien^a. lo vedo i Mmifiri Francefi girar per l Italia ; gli fcorgo in quefia Citta : ma y fe altrove incontrarono a loro voleri adeguata l ambitìone, la cupidità de Principi, l ingratitudine fieffa de* benefitiì, a molti dal mio T^è conferiti, qui ritroveranno unita la Prudenza , la Giuflitìa, la Moderatione. Sìa gloria della voflra 'Republica il guerreggiare per la pace, e trovatala il confervaria j come bìafimo eterno farà della Corona Francefe il turbarla, e confonderla. TSLon può negar fi, che il genio di quella natione non imitile violente del fuoco, cbe, fe ad altro non giunge, arde , e con fuma fe fieffo. Che di grati a fiimola alla guerra prefente ? Le caufe forfè dì Treveri, più addotte, cbe vere > qua fi che, mentre in Taciti sbona fi fiipulava la pace, non fi fottofcrivefjèro col Sveco i trattati 3 e quando in Chie-rafco /’ Efecutione fi concertava, e che dagli Auflrìaci con vera fede da Principi fi rendevano gli Stati, le piagge, ipofii, fi me dìtafferò da F rance fi le forprefe , l in fidie, le offefe > Dio Giudice de 'J^è, e che, chiamato in teflìmonìo giù fio de patti, c fe vero vindice degl inganni, horamai gli condanna, e punifce. T rio fifa in Germania la "Religione, /¿z pietà degli Au-fìriaci. In Fiandra pugnano per noi ì Cieli, gli Elementi Ja. natura medefima . Vediamo vinti gli eferciti Jen^a combattere y udiamo ef pugnate le piazze fen^a tentarle. CÀ? ¿z/iro jfwò attendere nell Italia, oz/