294 SOMMARIO. BT{eda venne nella Fiandra in poter degli Spagnuoli, mentre ì collegati fanno grandiffimi progrefjì nella Vai-tellina., ac qui flato per reja Bormio e Chìavena ; male difficolta incontrate nelpofio, detto la T^iva, interruppero il corfo delle loro vittorie. 1 Veneziani, benché in gran fo-fpetto per gli Aufiriaci , rìcufurono valido foccorfo, lor da tur-chi fpontaneamente efibito. Similmente negarono di dar mano d difegni de F rance fi e Savojardì contra larepubblica di Geno-va. Al morto Doge Francefco Contar ini fu dato fucceffore Giovanni Cornaro. Molti vantaggi riportano i Franeefi e i Savoiardi contra i Genove fi ; ma quefit in breve riacquifiano il perduto . Il Feria, che fpintofi nel Piemonte, tentata aveva indarno la prefa di Verrua, affaitato ne fuoi quartieri dal Duca, fu co-firetto a ritornare fui Milanefe. La guerra nella Valtellina, profeguitafi con var'j avvenimenti , finifce con una pace, fe-gretamente, fen^a partecipazione de collegati, conchiufa fra le corone di Francia e dì Spagna. Ciò benché gravemente offende(je i collegati , pure i Veneti ani con la folita loro prudenza ad approvarla sindugerò ; la dove il Duca dì Savoja, favorendo gli Ugonotti, proc curò dì fomentare l interne d/jfen-fionì della Francia, e di muoverle contro il T^e d Inghilterra. T^incrudelìfce in Germania la guerra fra cattolici e prote-fianti, favorendo Iddio l armi de fuoi, i quali rompono a Lu-ter il "Re Danefe, reprìmono i ribelli dell Aufiria, e rendon vanì i difegni del Mansfelt ; il quale fuggito fi in Turchia, mentre per la Dalmazia penfa dì ridurfi a Venezia ■> e quinci nuovamente paffare in Germania, morì ignobilmente in Ura-coviz » a confini del Venetìano .11 T^e, liberata dal timor degl lnglefi la Francia, obbligatili a tornar con poca gloria alle lor cafe, e acchetati alcuni moti nella Lìnguadoca , mife per terra e per mare l affedio alla T^occella, fortìffmo ricovero degli Ugonotti. HI» /