LIBRO Q.U A R T O. log nando. Certo è, che gli Agenti del nuovo Rèdi Bohemia, 1610 e del Gabor buzzicavano i 1 urchi con altrettanto empio con- ricevendo- lo , quant’è egli imprudente, per debilitare un privato irrpulfi dal Inimico, aggrandire il Publico della Chrirtianità. Il Bailo p‘Ja, de'Venetiani per ordine efpreffo del Senato fi teneva da que- tino. ite negotiationi lontano ; ma in Venetia pareva , che la Re- roÌYpT' publica foife 1’Afilo di chiunque voleffe foccorfo. Il Palati- *i«*> «a» no chiedeva almeno cento mila ducati. Il Gabor dimandava ^$iul'i“at* aiTifìenzaj e per la Lega Cattolica d’ Alemagna Zaccaria Trat- p“2raJp°t*' tembach, e Giulio Cefare Crivelli , ritornando da Roma, runione inftavano per ajuti, e per paffo libero a moni rioni, &a mi-litie, e che la concezione del Pontefice d’alcune Decime ma EJfafi fopra il Clero d’Italia s’eftendeffe ancora nel di lei Stato. ^"wLftan-Ma il Senato, non acconfentendo all’ inftanze, nè diverten-do dalle cofe d’Italia i rifleili, efeusò appretto tutti con mol- vere da gli te ragioni la negativa. Anco la Francia, negl’interni fcon-volgimenti occupata, non poteva affiftere , che con offitii, e La Fra». configli a gli affari dell’ Imperio -, onde haveva eletto il Du- ‘mJupetle ca d’Angolemme, col Signor di Betthune , e 1’ Abbate di Preò, r£°ltu*0'„ per iftraordinarii Ambafciatori nell’ Alemagna, con varii fini, potendofoc-non amando per 1’una parte, che la Caia Palatina s’augu- e^lltn‘ mentaffe di forze per la protettione, c’haveva fempre a gli acui/pe-Ugonotti impartita , e per l’altra defiderando a titolo di me- fiZfdTrì. diatione introdurfi nel negotio per nodrir’il torbido, ò per terminarlo fecondo che gli compieffe. Stava quel Regno veramente affai vacillante , perche la Reina Madre teneva unita tmov^in così formidabile fattione, che, per refiftere, non pareva ba- ^Z’tÌZ' flante al Rè 1’ autorità , nè il favore a Luines, Tuttavia , effen- pftlupartJ“a do contaminato il Configlio , perche il Vefcovodi Luffon , che Madre. ' Io diregeva , era guadagnato dalla Corte con grandi fperanze , fu prettamente abbattuta . Il Rè col feguito di pochiilìme Trup- uquaie pe acquietata la Normandia , & occupato il Cartello di Caen, s’accollò al Ponte di Cè , dove il Duca di Retz, che con Amontà forze maggiori flava in difefa, l’abbandonò, ò atterrito da delh vano timore , ò preoccupato dal Cardinale , fuo Zio , che fe-guiva le parti Reali. Da quefto fucceffo derivò la confufione di tutto il partito, perche fi trovavano le forze in varie Provincie divife, e la Reina in Angers efpoila al pericolo > onde ti. Nani T. I. O fu