LIBRO PRIMO. 65 giano, mentre le Truppe del Santa Croce gli haveffero prefi intorno Ceva, e Mondovì, per lacerare , & opprimere il Piemonte . Carlo all' incontro comodi gli godè nelle Langhe in diverfi feudi dell’imperio, con grande fol-lievo de’ fuoi Paefi. Nel Verno fi rinforzarono l’Armi, c le provigioni gagliardamente; ma il Duca con nuovo colpo di negotio, follecitato da mediatori , fegnò un foglio di Pace, nel quale aflèntiva ai difarmo, ritenendo folamente i Prefidii foliti, e necefsarii. Gli fi prometteva, che quindici, ò venti giorni dopo anco dal Governatore fi sbanderebbe l’Efercito, dando parola al Pontefice, & al Rè di Francia di non offenderlo ; & in cafo di mancamento farebbero i Principi detti Manutentori della Fede dell’Inojo-fa, e Vindici del Duca con l’Armi. I Prigioni, & i luoghi occupati dovevano renderfi reciprocamente, e da Ferdinando a Carlo la Dote, e le Gioje a Margherita, per deci-derfi poi dentro fei mefi le altre controverfie, tra quelle due Cafe vertenti ; overo giudiciariamente terminarle, fe qualche difficoltà s’incontrafse. La Dote di Bianca fi ren-deffe parimenti in due anni, & a’ Ribelli fi perdonaffe. Fù veramente dubbio, fe a queilo progetto, che poche cofe ailicurava, e ne laiciava molte indeciie, Carlo affentiffe per defiderio di quiete, e per apprenfione delle forze nemiche , ò per confeguir' applaufi, & intereffare nella caufa fua i Mediatori. Se quella fù l’intentione, non gli riufeì fallace il difegno ; perche portato dal Nuntio, e dal Ram-boghet all’ Inojofa il Trattato con iperanza certa, che 1’ approvaffe, mentre anche in Parigi TAmbafciatore di Spagna n* haveva data intentione alla Corte trovarono T che per commiffioni recenti gli fi era da Madrid rivo* cato ^ ogni arbitrio di Pace. Non fi può credere quanto fe n accendefsero ; ma non potendo confeguir d’avantag-gio, richiefero almeno per quaranta giorni una fofpenfione dell armi. Negò il Governatore anche quella , accennando però , che la ftagione da fe la faceva . Ma il Principe Tomaio, Figliuolo minore di Carlo, con venti Compagnie d huomini a piedi, e fettece.nto Cavalli, fortendo da Vercelli, forprefe Candia, Terra groffa del Milanefe , e H. Kani T. I. E da- 1614 Carla fi fot-toferive al difarmo, incontrando ncllt co~ traditioni di Spagna.