762 DELL’ HISTORIA VENETA 1643 mali, che la diviiìone delle forze haveva fatti provare nella cenpodere- partita campagna, fi difegnava di ponere infieme trenta mila per huomini a piedi, e fei mila a Cavallo, & unendo in un cor-Hi”n“r.a po fedici mila di quelli, e quattro mila di querti, curtoden-dofi col refto da ognuno le proprie Frontiere, fi dertinava di nfegnan- tentare l’imprefa della Romagna , Provincia abbondante di 1ÌLìu% vivcr^ mal munita di Piazze , e che , inoltratovi l’Efercito, po-mal»». teva ricevere dal Mare provifioni, e rinforzi. A tal fine, ha-¿o'ì'vlnttì vendo i Venetiani deliberato d’accrefcere con fedici Galee 1’ ancjle nafcoftamente gli attraverfava, dub-biofo > c^e le rehquie de5 Vaimarefi , concorrendo al nuovo duebtffa foldo, fi dileguaffero affatto . All’ incontro , appunto per dif* i“ie'ÌiT,n- far quell’Armata, l’Arciducheffa Claudia d’Infpruch, richie-fianXai,Ua ftane da Luigi Contarmi, Cavaliere, eh e andava al Congref-^T/atco'r- fo di Munrter, aprì quei del Tirolo ; e Girolamo Cavazza dlua^!'1 Secretano in fine accordò quelli de’Grifoni, con la ricogni-na. tione di qualche danaro 3 cooperandovi’1 Vefcovo di Coira, preveda- ancorché feveramente minacciato da’ Barberini. Il Pontefice, ^PeJ!/ct,l con aSSravar’1 Additi di molte importe, formando i Geno-9nu * * vefi fopra di effe partiti , & con eftrarne gran fomme dal Cartello Sant’Angelo di quel , ch’era flato da’ Predeceffori thè cura- raccolto per le guerre contra gl’ Infedeli , e per gli bifogni tutto mìh. più urgenti, s’era di danaro affai ben proveduto. Onde con-'"ancodalia correvano le militie, invitate da larghezza di foldo j & an' Francia. CO dallo Stato d’ Avignone , e di Francia buon numero ne