LIBRO DUODECIMO. 719
cinque mila Cavalli, con quattrocento mila feudi , per levar nuove genti, (j1 ì necejjarii apparati di munitioni, e Canno-A quefì' Armata doveffe comandare il Duca fi efso con
1642.
m
due Man (ciali di Campo, che farebbero fiati il Buglion, il Cinq Mars 5 Quella dì Fiandra fecondale di buon concerto ì imprefe. ATDuca coll afflfìen%a d un Minifiro Spa-
fnuolo fi permettere d accordar pace, 0 neutralità con quelle
*	rovinei e del Regno, che la voleffero chiedere, efclufa pero la face generale tra le Corone, che non havefse a farfi, che dì comune confenfo, ? con la re flit ut ione a gli Spagnuoli dell occupato . S'obiìgafse in fine l Orleans a di chi arar fi cont ragli
 S	ve defi, <? ¿wtfra £«#/ quelli, che fojs ero degli Aufiriacì ISLe-Con quello trattato fi mirava da’ Contrahenti molto
 mici
 più oltre, che alla fola ruina del Cardinale j perche, fe afpi-ravano gli Spagnuoli alla difeordia, & alla diviiione del Reggilo , T Orleans anhelava alla Sovranità , ò almeno a partecipare della Reggenza . Gli altri poi, ò penfavano di vendicarli del favorito, ò di procacciarli vantaggi. Ma perche credevano i mal contenti unicamente opporli a’loro difegni la per-fona del Cardinale , deliberarono d’ ammazzarlo , e che il Cinq Mars 1’ efeguifie, non folo come più ardito, ma perche trà le guardie entrava con minor’ oflervatione , e maggior confidenza . E 1’ haverebbe egli nel viaggio appreilo Lione potuto adempiere a Briara, elTendo che ve lo trovò mal cufto-dito 1 ma fe n’ailenne, ò desiderando, che in sì gran muta-tione di cofe l’Orleans foffe in Corte, ò pure, con oggetti forfè più vaili, giudicando, che levato così predo il Cardinale di mezzo, reilaflero languidi, e difereditati i tentativi, che s’appoggiavano principalmente all’odio comune, contra di lui concepito. Il Cardinale, penetrati i dilegni, giunto il Rè a Perpignano, fi tratteneva, còme s’ è detto, in Narbo-na, credendo di ilare lontano con più fìcurezza ; & anche negali eilremi non l’abbandonando la vivacità dell’animo , e 1 arte dell’ ingegno , faceva da’ fuoi dipendenti, anzi da’ Ci-rugici ileilì publicare la vita fua deplorata j accioche con tale lperanza s aileneflero i Congiurati dal macchiarfi nel fan-gue di chi la natura doveva ben prello eflere più giulla ho-micida. II Rè, per diifenteria , jiiel Campo s’ammalò grave-
 eftendendofi perà /’ Accorila più altre del ma-chinatcfi eccidio .
                                               men-
 di cui la-feiafi i’ efe-cutione al Cinq Mars.
 . cSe fpre*« Za, come trippe fubi-ta^Voccafio-ne, che gli s’ apprefenta.
   ftopertefi ’titanio 1‘ in/idie da ¡{tebelieu.
  che fi fi feudo dell’ arte contra i Congiura-fi .
  con molta confufione della Corte infermai o-
 fi il r^.