1611 fua morte* apre il Conclave a’ (aliti affetti de' Principi nella nominatio-ne del Sue» ceffore , olir’ ogni afpet tatto-1 ne toccata al Lodavi' fio, detto Gregor.XV. che, defi-derofo di quiete ap-poggia il Governo al Nipote. 226 DELL’HISTORIA VENETA no in certa funtione Eccle fi africa di foverchio affaticato, & accefo, pafsò a Dio, per rendergli conto del Mondo, al quale per la direttione dell’ Anime era flato per fedici anni nel Pontificato prepoilo. Da poiché alla Dignità Ecclefiaili. ca s è aggregata la terrena potenza , e che la corruttione del Secolo hà con la veneratione delle coie facre confufi an-co humani riguardi, i Principi hanno bene fpeiTo nell’ Elet-tione de’ Sommi Pontefici procurato di profanare con loro in-tereiH, ciò che tiene la Chiefa di puro, e di riguardevole. Ma Dio, che 1’ hà fpofata coll’ anello della Tua Fede vera-ce, la protegge dalle violenze, confonde i configli, punifee gli attentati, prefervandola col fuo Spirito Sacrofanto: e chiaramente apparifee, che, fe bene i Conclavi non fono efenti da fattioni, & affetti, ad ogni modo, riufeendo di rado i configli de gli huomini, cade la Sorte dove la Divina Previdenza l’indrizza. Nel prefente, quanto era più travagliofa la pendenza de gli affari della Valtellina , con altrettanto fludio efficacemente procuravano i Principi d’introdurfi co’ loro par-tiali, per far cader’il Pontificato in Chi, ò per gli proprii affetti adheriiTe a’loro voleri, ò per gli riguardi della Cafa, e de’Congiunti foife per riufeire più facile a guadagnarli. Le volontà de gli Spagnuoli, e del Nipote del Defontò Pontefice inchinavano al Cardinale Campori, Cremonefe , fud-dito non folo per gli Natali, ma per fludio dedito papalmente alla Spagna, & in confeguenza per gli fleffi riguardi da’ Francefi abborrito : e pareva , che l’Elettione non poteife impedirli, tanto era forte il partito, benche con gli emuli privati di lui vi s opponeffe fcopertainente il Marchefe di Cou-re , Ambafciatore di Francia. Ma, d’improvifo divertiti gli Animi de’ votanti, contra l’opinione di loro medefimi, con-corfero tutti concordi in Aleffandro, Cardinal Lodovifio, Bo-lognefe di Patria, che aifunfe il nome di Gregorio Decimo quinto. Egli d’età quafi fettuagenario, applicato alla quiete più, che al negotio, lafciò ben preilo la direttione de gli affari al Nipote, aifunto alla Porpora, che gli guidò nel corfo intero dei Pontificato con grande capacità , e con arbitrio fu-premo. Studiando i Principi a gara d’imprimere il Pontefice a loro favore nel negotio della Valtellina, il Feria follecitò quei Po-