LIBRO SETTIMO. 395 ce • fapendoiì anco, che il Rohan in Linguadoca teneva E-fercito , e Piazze 5 e che , per dargli fomento , il Duca di Sa-voja cshibiva d’ entrare nel Delfinato : e fi promettevano da rr!j Sparitoli affiftenze , e per concertarle in nome del Rohan fteiTo, il Signor di Claufel, andato coll’ Abbate Scaglia a Madrid, haveva con 1’ Olivares conchiufo , che , dandoli danari da quella Corona, egli iniìetne col fuo partito cont!-tinuerebbe in Francia la guerra. E perciò il Richelieu , ha-vendo efperimentato più volte, che, col tentar cofe grandi, la Fortuna faceva fortirle anco fopra 1’afpettatione maggiori , insinuava al Rè il giufto motivo di rifentirfi contra gli Spagnuoli de’ pregiuditii antichi, e dell’ offefe recenti , vendicandoti appunto de gli ajuti, a gli Ugonotti da loro pro-meffi, con foftenere la caufa giufta d’un Principe, nato nel Regno, e con redimere l’Italia dall’ oppreffione prefente, fo-disfacendo a gl’ inviti del Pontefice , & all’ inftanze de’ Vene-tiani. Confiderà va, Al foccorfo opponerfì le difflcultà de monti , della flagìone, de' nemici 5 ma nient effer invincibile al co-vaggio della natione, niente imponìbile alla potenza, alla gran-dc'ZX.a , alla felicità d un T^è così pio. Poflo piedi in Italia, effer e per fufcitarfi ì favori , e le partialità di più '“Principi , e quelli, che fotto il giogo del timore prefente gemono taciti la loro forte, dover effer' i primi a refpirare avidamente la libertà, , & a fpe^x.ar le catene. Fiacche dì Carlo Emanuel effer le for%e, per opporfi in tanti fiti, in tante partì, con quante flrade s aprono i monti j e fe le Spagnuole voleffero concorrere , per reftflere a piedi dell Alpi, convenire da Cafale levar fi . Così, precorrendo la Fama, e la Gloria , vìncer fi fenica rìfchio , fen%a fangue, fenica contraffa . TSLìente però poter-fi confeguìre fen<%a la T{eale prefen^a , pe 'l genio della natione , che, fe caldamente intraprende, tojìo anche s intepidifce, quando l'occhio del non l'anima, e non l accende. Condar fi le Guardie, gente agguerrita , e fedele ; traherfi la Nobiltà fionda, e invitta ; confervarfì l obbedienza , e la dìfci-piina, fofferir fi difagi, fuperarfi perìcoli, vincerfi battaglie , O* efpugnarfì / imponìbile fìeffo , dove il T\è in per fona dipingile il coraggio dalla viltà, e quafi compagno de patimenti, e de rifchi, corona la vera virtù con la laude, e col premio. 1628 cbefolleci-t a Lodo vie» contra ¡a Spagna. eccitandolo all’ Imprendi Ga-fa le.