LIBRO PRIMO. 33 tendo gli Ufcocchi per mare , fù rimetto 1* attedio , del che gravemente contra gli Ufcocchi medelìmi dolendoli i fuddi-ti di Ferdinando, che molto pativano, egli inviò due Com-iniifarii, ma con poco profitto ; perche appunto alcuni degli fcacciati non folo infettavano l'acque, ma entrati per certa apertura delle muraglie in Pola, faccheggiarono alcune Ca-fe ; raccogliendoti in Segna i rei con la preda . Qualche parte fu refa ; ma poi per le triegue conchiule nell* Ungheria , reprcili da* Miniftri Auilriaci con molto itudio contra i Turchi gli Ufcocchi, sboccarono più fieramente dalla parte de’ Venetiani, taccheggiando nel Porto di Veglia più Barche, e predando in mare ogni genere di Navilii . Il Pontefice ftetfo elclamava pe l danno, che il commercio d’ Ancona pativa ; onde dall’ Arciduca furono altri Commif-farii inviati, che condannarono le Barche al Fuoco; ma gli Ufcocchi le levarono sforzevolmente , fi può dir , dalle Fiamme, predando alcune delle Ifole, e pure nell’ Iitria taccheggiando il Territorio di Barbana . Penetrarono anche nel Paele del Turco, ma ritornando con grotto bottino, fù loro levato da alcune Galee de’ Venetiani con morte di molti , e con prigionia d’alrri, che immediate Tettarono appetì ali’ Antenne . Ogni gaitigo ferviva però ad irritarli ; e fe bene venivano frequenti Commitfarii , dall’ Arciduca efpedi-ti, appariva tuttavia confpicuamente la connivenza de’ tuoi Miniftri, per tutto ricettando i ladri, e cuftodendo le prede. Alcuno de'Capi trovandoti prigione in mano de’Ve» nctiani, vollero gli altri tentarne il rifeatto con l’arrelto di qualche Rapprefentante, & a Rovigno fallito il colpo, per-che il Podcftà ti pofe in falvo , taccheggiata folo qualche barella nel Porto, trovarono pofeia a Befca Girolamo Marcello, che reggeva titola di Veglia, e lo conduttero appretto Segna in alcune grotte prigione. Non poteva diffimularti 1 eccetto, e querelandotene la Republica con grande altera-tionc , 1 Arciduca fece rimetterlo in libertà, inviando a Ve-netia il Capitano di Fiume ad eshibire fodisfattioni , e riparo. Ma il Senato, c’ haveva oflervato punirti alle volte qualche colpevole, ma non gaftigarti la colpa , non voleva più udire propofte, nè rallentare f attedio, che grandemente tì. TSLant T.L C inco- 1613 con pregia* ditto ddl’ Arciduca. continuano ndlc li-cen^e danno/i ugual-mente a 'Venetiani , al F onte- fice, * al Ture* , infurgont piti arroga/t* ti contra i galleghi. [palleggiati da'Mini-Jlridi Ferdinando . fanno pri ione Girla no Marcello . rih/fat» per ordine dell' Arciduca.