LIBRO NONO. jij vecchio Conte della Torre, e dal Colonnello Tubald, e la fopraprefe talmente, che, alla difefa mancando il modo, & il tempo, fi diedero quelle militie a vergognofi partiti di confegnare i Cannoni, e l’Infegne, d'arrolarli nelle truppe Cefaree, e di lafciar prigioni i due Comandanti , fin tanto che gli altri luoghi della Slefia fi rendeflero a Ferdinando. Ma, non volendo i Governatori obbedire a gli ordini del Tubald , e del Torre , ad ogni modo il Fridlandt, quali alternando con le imprefe dell’ Armi i fofpetti, che s’ havevano delle Tue intcntioni, all’ uno infieme con molti offitiali diede la libertà, e promolTe la fuga dell’altro. Poi ricuperò Lignitz, Glogau, e Francfort fopra l’Oder^ e farebbe paflato più oltre, afpirando alla ricuperatione di Mechelburg, fenza curare i danni maggiori, che Cefare altrove pativa , fe non 1’ havelfero rivocato nuovi, e maggiori accidenti. Dopo la morte del Rè Guitavo la Francia vedeva conitituiti gli affari dell’ Imperio nel grado, che più le compieva , cadente la felicità di quel-l’armi, che prima le davano grand’ombra, e ridotto tutto il partito de' Proiettanti a neceifità di ricevere colle fue afli-itenze la legge, & il moto da’fuoi intereffì. Perciò, riconfermato in Hailbrun , per altri dieci anni, co’ Capi dell’ Armate Svedefi ’1 trattato, che col Rè defonto teneva , & eitefolo con altri Principi di quella fattione, gli obligò ad havere per comun’inimico chi ardiife di fepararfi , ò conchiudere la pace lenza 1’ univerfale confenfo . Som mi mitrando poi a’Collegati danari, cominciò anche a difponere di quelle forze. Onde, per divertire le Provincie unite da’ foliti maneggi delle tregue con Spagna, ottenne, che il Colonnello Milander, che icrviva al Langravio d’Hailìa, foffe fpinto con buone truppe ad unirfi all’ Oranges $ che rinforzato potè occupare Rim-bergh, e tenere talmente diltratte l’armi di Spagna, che riulcì alle Francefi a titolo di protettione d’impadronirli di tutto lo Stato di Treveri fenza contratto. Nella Veftfalia poi 1 Duca Giorgio di Luneburg, e Guglielmo Langravio d Haffia, progredendo contra 1' Elettore di Colonia, e gli altri Cattolici di quel tratto , ruppero il Conte Giovanni Merode, che con Efercito di tredici mila huomini , raccolto col danaro di Spagna , difendeva quel Circolo, e vole-H. TSLanì T. 1. Kk va 163* che colti '» meix.a gliJf rione a litupertvcli accordi . voluti ’» off aggio i /or Capi. che poi con accrejcer le gelo fio. gli r eia fa. portitofi alla ricupera di molte Piane. diffrattori e dalla Francia. che riconferma le tonventioni con lo Sveco. accorda-tafi con altri Principi Preteff anti, porge danaro a' Collegati . e procurala in olanda ¡a diver-fione dell' Armi Cattoliche . impojfejfa-fi di tutto il Diffretto di Treveri. fuperate le me defi me dal Langravio nella Vejlfalia . con la ca-dut a d’Ha-meleni, ed’ altre Piax-V-