i6$o muovefi xttfc la Porn er ania , •si are and* a I{ugen . dove i' accampa eoo atquifii. cemme-vtndcftns gP Irr.peria-li. ma difpregiato per tenuità di for\e . l’in vigo-tifee ron le tbandaie da Ce far e. i tui prefi-dù fi rifiatano da quella Provincia . collegatafi ernia Svetta . avan^an-do fi Gufi a-%o nella Germania . r.en meno vacillante d'armi , eie di ceti- /glie. Cmmt-titni dell' linerie partcrifccno la quiete il* Italia . 472 DELL’ HISTORIA VENETA ftriaci, verfo la Pomerania fi fpinfe, sbarcando nell' Ifola di Rugen, dove, fcacciatoil prefidio Cefareo da un Forte, labili la fede dell’ armi. L’ altre Ifole, che fono poco da quel Continente difgiunte, gli fi renderono fenza contrailo. Ciò uditofi d’improvifo, grandemente commolfe gli animi degl’ Imperiali ; ma pretto laputofi , che non haveva il Rè all’ ho. ra più, che fei mila foldati, sì tenue principio, e così pò-ca favilla fi difprezzò, fin’attanto che, aggregandogli fi molte delle militie, da Ferdinando sbandate, che, avvezze alla licenza dell’ armi, non potevano vivere fenza tal’ eferci-tio, fi vide con vigorofiflimo efercito , dopo prefidiato Stral-fundt, traghettare nella Pomerania. BolesJao , Duca di quella Provincia, già dal Fridlandt opprelfo, e veflato, ricusò i prefidii Cefarei, fingendo di volerli da fe flefso difendere. Ma , ftretta con gli Svedefi una Lega, accettate in alcune piazze loro militie, & esborfate contributioni, fotto la pro-tettione di Guftavo fi dichiarò . All’ hora il Rè , tenendo una ritirata ficura , fi fpinfe nel Mechelburg, per ifcacciarc i Miniftri, e le Guarnigioni del Valftain, e con riftabilirvi gli antichi Signori, conciliare applaufi alla caufa della Religione , e della publica libertà, che pretendeva redimere. A quelli progrefli s’opponevano il Duca Savelli, & il Conti con deboli forze, e con incerti configli $ perche, cinti da’ Protettami, havevano ogni cofa fofpetra , mentre che il Tillì * al quale l’Imperatore era flato aftretto a concedere con li* mitate conditioni la fuprema direttione dell’ armi, raccoglieva nel Contado di Mansfelt il fuo Efercito. Ma horamai per tutto con le fperanze follevandofi gli animi, trà’ primi i Cittadini di Magdemburg introdulfero Chriftiano, Amminiftra-tore di quell’Arcivefcovato, già (come reo di lefa Maeltà) cfclufo da Ferdinando, e proferitto. a kk o m dc xxxi DA tali movimenti della Germania doveva anco quella volta l’Italia riconofcere la quiete , benche per qualche mefe fenza pace , e fenza guerra agitalfe j mentre , ognuna delle parti cercando ne’trattati vantaggi , e gli Eferciti elTendo llanchi, . . e con-