LOCALITÀ 107 Mons. Bizzi vi annovera nel 1610 80 case in maggioranza cristiane e Padre Gaspari nel 1671 vi trovò un parroco alle cui cure erano affidate più di 2.000 anime di Sfaccia e dei villaggi vicini. Le sue rovine sono state descritte da Degrand e da Ippen, console francese il primo, console austriaco il secondo, a Scutari. Per conto mio una visita sui luoghi colla cortese guida delle autorità jugoslave e del mio collega Milcic mi ha permesso di confermare, colla carta del Coronelli alla mano, l’identificazione della chiesa di S. Giovanni, di accertare che la seconda nota chiesa era dedicata all’Assunta e non alla Madonna di Scutari e di riconoscere le rovine di una terza chiesa intitolata a S. Pellas. (cfr. queste voci). Il popolino favoleggia di grandi tesori nascosti fra le rovine. Per quanto vane, come era da prevedersi, - l’oro e gli oggetti preziosi non sono mai stati abbondanti in Albania -siano state le precedenti ricerche, un tale di Antivari, venuto in possesso di un antico documento (?), scava oggi di qua e di là fra le rovine .... Bizzi, p. 73. - Gaspari, 1931, p. 155. - Degrand, p. 98. - Ippen, VII, p. 235 e X, p. 42. - Jirecek, I, p. 308. - Thalloczy, I, p. 119. -Sufflay, Städte, p. 25. Siala V. Sciala). Sisirichio 27. Poco a valle dell’antica chiesa di S. Sergio si trovano le case di Shirqi (Sirci, S. Sergio) con 250 abitanti per metà cattolici e per metà musulmani, quanti erano cioè all’incirca 250 anni fa. Anche qui come in altre località dell’Albania del Nord la chiesa del paese, S. Sergio e Bacco (cfr. questa voce), era situata a una certa distanza dall’abitato. Gaspari, 1930, p. 611. - PP. Gesuiti, p. 28.