l68 LOCALITÀ, CHIESE ECC. DELL’ALBANIA SETTENTRIONALE guado; nei mesi invernali il luogo è largo 50 metri e profondo 1-1 m. 5 e, come secoli or sono, un tronco d’albero scavato a barca fa da traghetto tra una riva e l’altra. Boué, IV, pp. 544 e 548. Passo Stretto, detto Sclaemave. Attraverso questo noto valico della Mirdizia che porta ancora oggi il nome di Skkalle Madhe (Scala Grande, passava e passa la strada dal mare a Oroshi, e oltre. Su per ripidi e incassati sentieri si valica il colle, alto 500 metri, subito dopo il guado del Fandi Grande; sull’altro versante si raggiunge a Blinishti il Fandi Piccolo. Baldacci, Itinerari, p. 296. - Nop^sa, Nordalbanien p. 173. Vacchenatez. È indubbiamente la trascrizione di Vau i Knetes, letteralmente « Guado della Palude » e quindi non una località, che per scrupolo ho cercato inutilmente sulla riva destra del Drino poco a nord di Alessio, ma un guado, o meglio un passaggio del fiume. Dove situarlo esattamente ? Il primo passaggio del fiume a monte di Alessio è posto attualmente di fronte a Balldrin: qui gli austriaci nel 1917 avevano costruito un ponte in legno che portava a Kallmeti e che distrussero poi quando si ritirarono incalzati dalle truppe alleate nel novembre 1918. E a 5 chilometri a nord di Alessio e porta il nome di Vau i Balldrenit. Vau i Knetes si doveva però trovare più a valle a 2 o 3 chilometri da Alessio di fronte alla punta meridionale della palude di Balldreni o Kakarriqi da cui ha preso il nome. Qui collocherei pure il « Shiroki Brod » (Guado Largo) « di Alessio » nominato in un documento serbo del 1368 e non a Gramshi come vorrebbe il Thalloczy. A «Vacchenatez» Coronelli ha collocato un ponte di pietra su un piccolo affluente sinistro del Drino : i ponti rintracciati