12 LOCALITÀ, CHIESE ECC. DELL’ALBANIA SETTENTRIONALE L’Albania intanto in quei tempi si era chiusa alla civiltà occidentale. Il Turco aveva esteso il suo dominio su queste terre, sottomettendo i principotti albanesi che nel 1300 e 1400 si erano liberati dall’influenza slava, e strappando ai veneziani i loro possedimenti costieri e regioni circostanti di Valona, Durazzo, Alessio, Scutari ed Antivari. Il mondo, affascinato dalla scoperta del nuovo Continente, sembra ignorare l’esistenza dell’Albania: s’interrompono le relazioni commerciali e politiche, e viaggiatori dell’epoca, non attratti da ricordi antichi, girano al largo di queste impervie coste. Venezia solo vigila: ha confini comuni con la Turchia; pensa a riportare in Albania le sue armi vittoriose, i suoi traffici, i prodigi della sua civiltà, come nella vicina Dalmazia. Fa stendere le relazioni da emissari segreti ed incoraggia la pubblicazione di carte geografiche. Appaiono a Venezia tutta una serie di carte geografiche delle coste del mar Adriatico, della penisola Balcanica, del Mediterraneo Orientale, e nel 1560 una nuova carta dei Balcani, di gran lunga più perfetta delle precedenti, opera del maggior cartografo italiano del ’500, Giovanni Gastaldi, con una ventina di toponimi del Nord-Albanese. Il Gastaldi servendosi dei materiali di una sua precedente carta del 1548 ci dà una rappresentazione dell’Albania settentrionale singolarmente esatta specie nell’idrografia: la Bojana tante volte confusa col Drino è chiaramente indicata quale emissario del lago di Scutari delineato con sufficiente precisione, e il corso del Drino con il suo caratteristico gomito è in proporzioni giuste e figura quale emissario del lago di Ocrida; essa rappresenta, come scrive l’Almagià, quanto di meglio poteva eseguirsi coi materiali disponibili attorno a quell’epoca. Pochi anni dopo la pubblicazione della carta gastaldina, nel 1571, il libraio Giovanni Francesco Camozio di Venezia mette in circolazione una raccolta di vedute e carte di città, terre, isole e spiagge appartenenti a Venezia o legate alla sua storia e fra queste una carta senza titolo e data, della regione di Scutari ed Alessio.