\6lO non folo vi fi offre con ¿li uffitìi, ma con gli fijuti. 224 DELL’ HISTORIA VENETA appoggio delia Corona collocare le loro fperan^e i Grifoni, Topo/i {fi può dire) dall'origine flejfa protetti , e per la co fianca nella di lei Amicitia, ridotti a cadere fotto il giogo. Alla Republìca premer veramente la vicinanza 3 ma al Rè niente meno dover dare incitamento la Gloria, effendo tenuto di render conto alla publica fama del pericolo de fuoi fedeliffimi Amici . Sperare nella di lui età giovenile l'Europa frutti uguali dì giù fliti a , e potenza , luna dovuta agli oppreffi, l'altra obligata al fuo proprio, CT al comune interejje. Nel Regno haver con amendue trionfato di due fierijfiwì moflri, che fono l'herefta, e la difcordia. Hora riferbargli 7 Cielo la Vai-ma dì vìncere l'ambìtione degli Efterì , e rompere la fervitiì deli Italia. Non attender fi in quell afflitta Provincia, che la felicita de’fuoi aufpitii, per aggiungere nuovi efempì agli antichi , che nelle fue angiiflìe fia fiata dalle Armi Frati cefi redenta . Implorarle al prefente la Rhetìa, e la Republìca prontamente offerir/i dì fecondare le fue Reali intentìonì con gli uffìtii ; e, queftì non giovando , collarmi , memore dell'antica amicitia , e di sì lunga corrifponden^a , dalla quale l'Italia fempre ha tratto honor e follievo. Unico fperarlo la Valtellina, e la Rhetìa da queflunione, al prefente pareggiando con giuflo trattato i vantaggi della potenza Francefe co' benefitiì della vicinanza de' Veneti. Si riconofcevano veramente da’ Francefi, graviiTimi nel tempo della minorità , e delle Civili difcordie, i danni , rilevati dal trafcurare le ftraniere occorrenze 5 & effendo morto il Signor di Villeroii , vecchio, & accreditato Minifìxo, ma alieniilìmo da gli affari de’Grifoni, e dell’Italia , sera rimoflo un grandiffimo oftacolo. Fù dunque rifpoiìo, a nome del Rè, dal Signor di Pifieux , Secretarlo di Stato , al Priuli con pieni encomii alla vigilanza, e prudenza della Republica, che con fubite, & opportune affi-itenze agli Svizzeri, & a5 Grifoni haveife procurato di rimediare a’mali prefenti, e prevenire i futuri. Non effere ìlRè per patire ì pregiuditii della Rhetia , nè le opprejjìonì de gli altri fuoi Amici . E fpedire alla Corte del Suocero fuo il Ada-refdalle di Bajfnmpiere, per Ambajcìator Ejlraor dinar io , acci oche procuri di fopire ì prefenti diffida , rimovendo le violente , e rimettendo le cofe nello flato primiero. Quando ciò non