CHIESE 143 e 230 abitanti. Presentemente le case di Jubani con Ganjolla sono una cinquantina e gli abitanti 680 tutti cattolici al-l’infuori di un centinaio di musulmani. Catasto veneziano — Cantelli, Carta Albania. — Bizzi, p. 113. -Gaspari, 1931, p. 157. - Hecquard, p. 24. - PP. Gesuiti, p. 30. S. Veneranda (.Merturi). Come ha rilevato il Nop$sa, sulla traccia di Hahn, trattasi dell’antica chiesa della « villa di Ragnia » o Aragna, oggi Raja, sulla riva destra del Drino, alla sua confluenza col Vaibona o.Krasniqe. Raja che fa parte della tribù dei Merturi ha presentemente la sua chiesa dedicata alla natività della Beata Vergine, ma questa chiesa è stata costruita nel 1835, mentre la S. Veneranda del Coronelli trovasi a 2 chilometri a ovest del paese, a valle del Drino, su un’altura, ed è tuttora conosciuta sotto il nome di Shna Prende. L’edificazione di S. Veneranda rimonta al 1649: essa era compresa nella parrocchia di Markaj la cui chiesa dedicata a S. Demetrio esiste tuttora e porta il nome di Kisha Ancitit. Carta al 75.000, foglio Krasniqe. - Gaspari, 1930, p. 495. - Hahn, Reise, p. 24. — Schematismus, p. 50. - Liebert, p. 10. - PP. Gesuiti, p. 51. - Nopgsa, Nordalbanien, p. 672. S. Veneranda (Shala). Credo che questa chiesa situata dal nostro cartografo sopra la « villa » di Shala sia da identificare colla chiesa di S. Veneranda di cui parla Padre Gaspari assegnandola alla «villa di Nicagni discosta da Biaca 6 miglia». Nicagni (da non confondere colla tribù di Nikaj) è Nikaj, gruppo di villaggi della tribù di Shala, con 460 abitanti cattolici (300 nel 1671), sotto Abata, residenza del parroco di Shala. Tra Nicaj e Pecaj, ove abita il bairactar, sono ancora visibili le rovine di una chiesa designata dal popolo sotto il nome di Shna Prende. Carta, al 200.000. - Gaspari, 1930, p. 494.