FIUMI E TORRENTI soltanto e il Drinò fluiva dopo Vaudejs verso Alessio. In epoche più remote anteriori certo al 1390 l’emissario del lago di Scutari riceveva separatamente prima il Kiri dove oggi si uniscono Bojana e Drino, poi il Drino poco a monte di S. Sergio: nel medioevo tutte le località lungo le rivé della Bojana da S. Sergio al mare avevano l’appellativo «del Drino » perchè sotto questo nome era noto quel tratto di fiume e giustamente, il Drino avendo in media uguale portata della Bojana ma essendo di ben maggiore lunghezza. La descrizione dataci da Tito Livio di questi fiumi albanesi è stata tacciata di erronea da Hahn e in seguito da molti studiosi dell’Albania. Essa mi sembra invece esattisi sima. Scrive dunque lo storico romano che Scutari è bagnata a oriente dalla «Clausula», e a occidente dalla « Barbana »; i due fiumi riuniti si versano nell’ « Oriundus ». Ebbene la « Clausula » è indubbiamente il Kiri e la « Barbana », la Bojana; 1’ «Oriundus» è il Drino e i tre fiumi erano idrograficamente disposti non come li vediamo oggi ma come dissi fossero disposti, a mio modo di vedere, prima dell’occupazione veneta della regione. Nulla invece possiamo congetturare di altre variazioni di questi fiumi tra l’epoca romana e il medioevo. Il nome di « Bojana » applicato al fiume dal lago di Scutari fino al mare, appare per la prima volta nelle fonti nel 1396 e sulle carte nel 1558. Lo stesso nome di Bojana, Barbana e Barbantia, si dava fino al 1600 alla Moracia (spesso confusa collo Zem) il maggiore degli affluenti del lago di Scutari, così come tuttora si chiama Ticino il fiume che entra nel lago Maggiore e ne esce. La Bojana è navigabile ma checché si sia detto e scritto in proposito le sue condizioni di navigabilità non sembrano essersi gran che modificate attraverso i secoli. Oggi si dice che prima che le acque del Drino ritrovassero nel 1858-59 il loro antico corso verso la Bojana, i fondali della foce e di alcuni punti poco profondi erano maggiori e che anticamente le galere veneziane arrivavano fin sotto le mura di Scutari e penetravano nel lago. Errore ! Si legga la descrizione della